Inneggio alla pazienza degli alberi
Che stanno
Fino in fondo e contro vento.
Schietti e sinceri
Gli alberi son gli esseri più veri.
La dolcezza sottile delle loro foglie,
mentre vanno, parlano del silenzio.
Tracciando un sentiero da zigzagare
Inneggio il coraggio della corteccia
Pronta ad essere spezzettata tutta intera
Generosa di spazi per formiche e lombrichi
L’ albero è la cassa di risonanza di intenti fra gli universi e le tue radici.
Qui non ci vuole niente ad andare in frantumi.
Un soffio, e il sé si rompe in tremila specchi.
Identità frammentate.
Ci cammini sopra sfregando mani e piedi.
Pur di attraversare la tua presenza.
Ci cammini sopra,
Sfregando mani e piedi sugli specchi
Di identità frammentate.
Pur di attraversare la tua presenza.
Ti guardi in innumerevoli tuoi sguardi.
Ci leggi storie che non hai vissuto
Flussi di vuoti e gioie mai avute.
Di persone non ancora incontrate
Hai su di te racconti scritti come QR CODE
Sul dorso della schiena
Sui palmi delle mani
Lungo le unghie dei tuoi piedi.
Sei cassa di risonanza di emozioni dell’ intera storia umana.
Ti hanno sedata da quando sei nata
In convinzioni di performance
Seguendo la stessa frantumazione passata.
Ma te, senti i venti
ed è proprio quel tintinnio che risuona
fra i tuoi denti.
Non vuoi vivere più in una mente separata fra cosa vuoi tu e cosa vogliono gli altri.
Fra cosa vuoi tu
e cosa vogliono gli altri
Io ti dico,
Lo puoi fare,
se sei da te stessa amata
Segnando un sentiero dove non si torna più indietro.
Da oggi in poi sei amata da te stessa.
I pensieri son pieni di rumore.
Sono echi-onde sul corpo a cui dare ascolto
Dal mattino statti vicino.
SEI ALBERO [Monica Attanasio]
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