Anasyrma vol. 1

22,00

Esaurito

Disvelare la nuda veritas dell’arte, nel suo intrinseco rapporto con l’umanità, l’ambiente, la società, il tempo e l’anima. Questa è la missione della collana Anasyrma, termine derivante dal greco antico che indica il gesto dirompente del sollevamento della gonna, attuato da figure mitologiche come Baubo e Afrodite.

L’arte come carica erotica che può respingere il male di una società alla deriva e creare coesione là dove vive l’amore.
È quanto ci si auspica di poter fare attraverso la realizzazione della collana editoriale Anasyrma | miscellaneartequivoca.
Ogni volume è caratterizzato da liberi contenuti che seguono criteri sistematici e rigorosi, presenta una grafica meravigliante che lo rende un vero e proprio oggetto d’arte.

Anasyrma è un crocevia pulsante, dove le diversità e le similitudini si incontrano, si confrontano, si scontrano e fanno crescere, operano una felice interrelazione, creano un circolo virtuoso di idee e concorrono, con le caratteristiche di un insieme, a far conoscere a un più vasto pubblico artisti, arti, idee, linguaggi e forme espressive.

 

IN QUESTO NUMERO
In questo numero troverete una prima sezione dedicata a due fotografe, Francesca Grispello e Laura Greco, raccontate rispettivamente da Pino Bertelli e Prisco De Vivo. Si apre, da qui, la sezione dedicata all’arte visiva, con saggi di Cristina Tafuri su Alessandro Algardi; Gaetano Romano su Gaetano Di Riso; Enzo Battarra su Bruno Donzelli; Francesco S. T. Creta su Rosaria Matarese; Luigi Fusco su Antonio Ciraci. Troverete, poi, una imponente sezione dedicata al Teatro, a partire da un denso saggio sul Teatro dei Burattini di Pasquale Napolitano; una corposa intervista di Sofia Tortora al regista teatrale Francesco Scotto; un importante saggio sulla fenomenologia di Punta Corsara, di Alfonso Amendola e Vincenzo Del Gaudio. Chiude il volume una sezione dedicata alla poesia: un saggio di Enzo Rega sull’opera di Salvatore Violante, con testi inediti; una testo tra lirica e poesia baudelairiana del fotografo e scrittore Ivan Piano; un commovente poemetto di Plinio Perilli dedicato alle ultime ore di Giordano Bruno. Per concludere, il volume è dedicato alla memoria di Pietro Turco e Timo Ketola, artisti agli antipodi, ma entrambi straordinari, che ci hanno prematuramente lasciati. Quale accorato ringraziamento a loro, sono stati aggiunti, in appendice alla sezione sull’arte visuale, due testi di Vincenzo Notaro, il primo scritto circa 10 anni or sono per Pietro, il secondo, scritto in questa occasione, in ricordo di Timo.

Se ti interessa l’edizione ubriaca, limitata a 69 esemplari acquerellati al vino da Vincenzo Notaro, vai qui: https://www.disvelare.net/prodotto/anasyrma-1-edizione-ubriaca/

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