Monica Attanasio
Ho iniziato a scrivere in quarta elementare, sfogando le violenze in famiglia con la poesia, poesia
che poi la maestra faceva gareggiare ad alcuni concorsi. Ad otto anni volevo diventare assistente
sociale per rendere visibili quelle storie del quartiere di Secondigliano dove sono nata e cresciuta,
rese indifferenti dai più, per valorizzarle e dare dignità di esistenza. Il rione dove abitavo non aveva
un nome, non aveva una chiesa, né un centro giovanile, né alcuna associazione di educatori di
strada, né alcun missionario come invece c’erano a Scampia, c’era solo la camorra che ci “salvava”
dalle nostre famiglie. La lettura e la scrittura erano anche l’unico canale di comunicazione con mio
padre, l’unica cosa che mi avvicinasse a lui. Da tutto ciò è nata la mia scrittura, mi permetteva e
tutt’ora mi permette di prendere distacco emotivo da ciò che succede. Scrivo solo di cose vissute in
prima persona o empatizzate in relazione con altri. Ho ripreso la scrittura poi, nel periodo
universitario unificandolo al mio interesse alla filosofia esistenziale in particolare. Per me poesia,
filosofia, lavoro sociale e creatività vanno assieme. Così come l’interesse per l’uso delle parole, dei
significati semantici linguistici e culturali diversi da persona a persona oltre che da città a città, le
traduzioni, l’attivismo e il volontariato. Tutto arriva da un profondo interesse a ciò che c’è di più
umano e prossimo, in ogni persona. Nel dicembre 2023 ho pubblicato la mia prima raccolte di
poesie con la casa editrice indipendente INTROTERRA, ho collaborato con blog in lingua tedesca
come hoffenes herz e.v. e colori vivaci magazine di Bari e in lingua francese per il blog terre de
compassion. Gareggio a poetry slam dei collettivi poetici Diverbio, Caspar, Flyschfact e organizzo
reading poetici per eventi, vernissage, aperture di concerti nel napoletano.
Il cambiamento accade quando è cambiato il nostro sguardo, il nostro cuore e la mente. Non
dipende da nessun altro.
HOMO SUM, HUMANI NIHIL A ME ALIENUM PUTO