Katia Ballacchino
Dopo aver conseguito il PhD in Etnologia e Etnoantropologia presso la Sapienza Università di Roma, ha svolto ricerche etnografiche e insegnato in diverse Università. Dal 2020 è Professore Associato di discipline demoetnoantropologiche presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università degli Studi di Salerno, dove insegna Antropologia Culturale, Antropologia dei Patrimoni Culturali, Etnografia e spazi digitali. Inoltre, insegna Metodologia della ricerca applicata ai beni DEA presso la Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici della Sapienza.
Tra i suoi interessi e metodologie di ricerca: Festa, Patrimonio Culturale Immateriale, Beni culturali, Cultura e abitare popolare, Politiche dell’identità e della diversità legate alle pratiche di manipolazione, valorizzazione,
salvaguardia e tutela dei sistemi patrimoniali nei territori locali, nelle loro dislocazioni migratorie e in rapporto alle istituzioni, in dialogo con la Convenzione UNESCO del 2003 e la Convenzione di Faro del 2005.
Rapporto uomo animale nei sistemi patrimoniali tra limitazioni normative (safety e security) e conflitti valoriali glocali, diritti culturali delle comunità, comunità di pratica, archivi della memoria. Etnografia visiva, etnografia multi- situata, restituzione della ricerca, mediazione culturale, mappe di comunità, catalogazione e inventari partecipativi, etnografia applicata alla prassi amministrativa dello Stato.
È autrice di saggi e articoli nazionali e internazionali. Nel 2015 è risultata vincitrice della XLII edizione del Premio Scanno per la sezione Antropologia Culturale e Tradizioni Popolari, con la monografia Etnografia di una passione. I Gigli di Nola tra patrimonializzazione e mutamento ai tempi dell’UNESCO, pubblicata per Armando Editore.