
quando cresce afono il mirto
e la penna si ammorba di un’ora malsana
mi vedo funambola sull’altra sponda
oltre la piena vorace
in vigorosa metamorfosi
le strofe tendono al tuono
oltre qualsiasi umana rimembranza
il mio corpo muta in vento
avvolgendosi a tutto ciò che viene sradicato
oltre la folle colma dell’acqua torbida
torno alla prima forma che mi appartiene
un vortice di lampo cielo polvere e onda